Verificazioni di testamenti olografi o di firme vergate da anziani o da persone sofferenti al fine di accertare se siano presenti effettivamente degli aspetti grafici correlati a “senilità e/o a patologie” oppure se la presenza di tali aspetti sia del tutto artificiosa al fine di trarre in inganno i legittimi eredi o terzi interessati.
Risulta sovente che, con il superamento di una certa età, la scrittura di molte persone inizi a subire modificazioni, tuttavia sebbene tali modificazioni non siano lineari e quindi non rispondano a tempistiche prefissate, dato che ogni persona fisica ha una fase di involuzione e invecchiamento scrittorio del tutto soggettivo, appare usuale che con il passare degli anni vi siano mutamenti peggiorativi della scrittura dovuta a una riduzione fisiologica dell’efficienza psico-fisica del soggetto scrivente. All’interno di un quadro di generale invecchiamento dell’essere umano, si affianca pertanto con maggiore frequenza la possibilità del sorgere di numerose patologie fisiche e mentali con possibile compromissione anche della capacità scrittoria che, di conseguenza, potrebbe subire delle alterazioni e in generale un deterioramento. Qualora, quindi, una parte interessata avesse il sospetto che l’intera scheda testamentaria o la sua sottoscrizione non sia stata vergata dal de cuius (il quale era magari anche affetto da sofferenze scrittorie) i metodi di approccio all’indagine sono i seguenti: la prima attività riguarda l’osservazione dei tracciati testamentari sotto il profilo grafologico e in particolare se lo scritto presenta un “deterioramento” autentico ossia se si rinvengono, effettivamente, caratteristiche grafoscrittorie riconducibili a una persona anziana con sofferenza scrittoria come tremori, instabilità pressoria, secchezza dei tratti grafici, sconnessioni e scosse ecc..
La seconda attività è quella di cercare di recuperare scritti comparativi di provenienza certa, preferibilmente contestuali allo scritto in verifica, al fine di valutare l’evoluzione nel tempo della grafia degli anziani e confrontarla con la grafia in verifica; tuttavia il lavoro, così come sopra descritto, può essere integrato e coadiuvato anche da importanti notizie extragrafiche riguardanti il soggetto a cui è stata attribuita apparentemente la scrittura in verifica quali: documentazione medica, convivenza e/o frequenza con familiari o terze persone, grado di cultura, professione, motivazioni, modalità concrete di stesura, ecc..
(si vedano esempi sottostanti).
Scrittura testamentaria apocrifa attribuita falsamente ad anziano ottantenne
Scrittura testamentaria apocrifa attribuita falsamente ad un anziano ultra novantacinquenne
Scrittura testamentaria autografa di un anziano ultra novantacinquenne con decadimento psico-fisico